Il Dpcm del 4 novembre, entrato in vigore due giorni dopo, ha previsto la suddivisione dell’Italia in tre zone diverse, che sono state poi identificate attraverso altrettanti colori: rossa, arancione e gialla. Rispettivamente: gravità massima, rischio elevato e rischio moderato. Le misure restrittive che i cittadini sono tenuti a rispettare variano in base alla classificazione della propria regione. Differenti sono anche gli spostamenti concessi e i momenti in cui è necessario avere con sé un’autocertificazione. Ma se si possiede una seconda casa, è possibile raggiungerla? Vediamo tutti i casi.
Zona rossa
Se si abita in zona rossa, non è possibile recarsi in un comune al di fuori di quello di residenza o domicilio abituale. In generale, le persone sono invitate a rimanere nella propria abitazione e uscire solo in occasioni ben precise: lavoro, motivi di salute o ragioni di necessità e urgenza. Per tutti questi spostamenti è necessario portare con sé un’autocertificazione compilata da presentare durante un eventuale controllo da parte delle forze dell’ordine. Di conseguenza, non è nemmeno concesso raggiungere la seconda casa.
Zona arancione
Nella zona arancione le misure restrittive sono più leggere rispetto alle regioni a gravità massima. Bisogna sempre rimanere all’interno del comune dove si ha residenza o domicilio, ma è possibile uscire senza autocertificazione. L’invito è sempre quello di rimanere nella propria abitazione il più possibile, ma se la seconda dimora è all’interno del medesimo comune, è possibile non solo raggiungerla, ma anche decidere di stabilirvisi.
Zona gialla
Nella zona gialla le restrizioni agli spostamenti sono in vigore a partire dalle 22 e fino alle 5 del mattino, ovvero durante il coprifuoco istituito a livello nazionale. Se quindi si possiede una seconda casa in un’altra zona gialla, la normativa permette di recarvisi. Quando invece si trova in una zona rossa o arancione, vale il principio secondo il quale è vietato entrare in quelle regioni se non per motivi di lavoro, salute, necessità e urgenza. Dal momento, però, che il virus circola anche nelle aree dove il rischio è moderato, è sempre importante cercare di limitare i viaggi, soprattutto tra una regione e l’altra.
L’eccezione
Esiste un caso nel quale è sempre possibile raggiungere la seconda casa. Quando si è verificata una situazione improvvisa e imprevedibile alla quale bisogna porre rimedio, come un crollo o la rottura di un impianto. Non solo, ma si può anche accedere momentaneamente all’abitazione per recuperare del materiale indispensabile per lavoro o studio. Non è però concesso pernottare in quell’immobile, all’interno del quale è bene rimanere solo per il tempo necessario a risolvere il problema.