Con il messaggio 2568 del 24 giugno, l’Inps ha fornito le istruzioni per verificare se si ha diritto a un rimborso per il 730 presentato con l’Inps come sostituto d’imposta, ovvero per verificare se emerge un credito o un debito dal modello per il 2020 della dichiarazione dei redditi.
I cittadini che hanno utilizzato l’Inps come sostituto d’imposta per il modello 730/2020 e sono in possesso del Pin, possono verificare se hanno diritto o no a un rimborso del 730 attraverso il servizio “Assistenza fiscale (730/4) servizi al cittadino”,presente sul sito Inps
Modello 730, sostituto d’imposta Inps
Attraverso il servizio è possibile consultare i seguenti dati:
- avvenuta ricezione da parte dell’Istituto delle risultanze contabili trasmesse dall’Agenzia delle Entrate, con il dettaglio dei relativi importi;
- conferma che i conguagli saranno abbinati alle prestazioni percepite, nel caso in cui l’INPS sia il sostituto d’imposta del dichiarante;
- diniego della risultanza, con conseguente comunicazione all’Agenzia delle Entrate, qualora non sussista il rapporto di sostituzione d’imposta; importo delle trattenute e/o dei rimborsi indicati nella risultanza contabile, effettuati
Il risultato contabile è rappresentato con un singolo importo, complessivamente a debito o a credito, generato dalla somma algebrica di tutte le imposte a debito(compresi eventuali primo acconto Irpef, cedolare secca e acconto tassazione separata) e di quelle a credito, del dichiarante e dell’eventuale coniuge, se la dichiarazione è congiunta, scaturite dalla liquidazione della dichiarazione presentata con il modello 730.
Tale dato, se a debito del contribuente, è indicato nel prospetto di liquidazione del modello 730/3 al rigo 161, con la seguente descrizione: “Importo che sarà trattenuto dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico in busta paga” (colonna 1 e 2) o, se a credito del contribuente, nel rigo 163, con la seguente descrizione: “Importo che sarà rimborsato dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico in busta paga”