Mercato dei mutui in buono stato di salute a fine 2019, con buone prospettive per il 2020, e tassi ancora in calo. I dati Abi e il commento di Renato Landoni di Kiron Partner.
Secondo quanto rilevato dal Monthly Outlook di Abi, a novembre 2019 si conferma la crescita del mercato dei mutui. L’ammontare totale dei mutui in essere delle famiglie registra una variazione positiva di +2,5% su base annua. A dicembre 2019 il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è risultato invece pari a 1,47%(1,43% a novembre 2019, 5,72% a fine 2007).
Il totale dei prestiti alle famiglie, secondo Abi, è cresciuto del +2,3% (+2,4% nel mese precedente; -1,5% a novembre 2013). La dinamica dei finanziamenti alle famiglie è rimasta solida tanto per la componente dei mutui per l’acquisto di abitazioni (+2,5% la variazione annua), quanto per quella del credito al consumo. In particolare, nel terzo trimestre del 2019, la quota di acquisti finanziati attraverso mutuo ipotecario è scesa su valori simili a quelli registrati all’inizio del 2016, al 73,6% dal 79,6%; è invece aumentato di due punti percentuali il rapporto fra il prestito e il valore dell’immobile (76,2%).
Secondo quanto emerge dall’ultima indagine trimestrale sul credito bancario (Bank Lending Survey – ottobre 2019), nel terzo trimestre del 2019 i criteri di offerta sui prestiti sia alle imprese sia alle famiglie per l’acquisto di abitazioni hanno registrato un lieve allentamento. Per il trimestre in corso, gli intermediari si attendono politiche di offerta invariate per i mutui alle famiglie e un ulteriore lieve allentamento per i prestiti alle imprese.
La domanda di prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni è lievemente aumentata, sostenuta dal contributo positivo delle prospettive del mercato degli immobili residenziali e dei bassi tassi di interesse. In prospettiva, la domanda di prestiti da parte delle imprese resterebbe invariata, mentre quella delle famiglie continuerebbe a rafforzarsi.
Dalle segnalazioni del SI-ABI si rileva infine che a dicembre 2019 il tasso sui prestiti in euro alle famiglie per l’acquisto di abitazioni – che sintetizza l’andamento dei tassi fissi e variabili ed è influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di mutuo – si è attestato su un valore pari a 1,47% (1,43% il mese precedente; 5,72% a fine 2007). Sul totale delle nuove erogazioni di mutui oltre l’84% sono mutui a tasso fisso: nell’ultimo mese la quota del flusso di finanziamenti a tasso fisso è risultata pari all’84,3% (84,1% il mese precedente).
Mutui, le previsioni 2020
“Il mercato dei mutui in Italia è in buono stato di salute. Il 2019 si dovrebbe chiudere con un dato di erogato in leggera contrazione rispetto al 2018, intorno ai 49 miliardi di euro o poco meno”. Così commenta Renato Landoni, Presidente Kìron Partner. “Nell’ultimo quarto d’anno del 2019 si è registrata una crescita delle operazioni surroga per via del positivo andamento dei tassi che rimangono bassi. Il fenomeno surroghe dovrebbe attenuarsi comunque entro l’anno 2020. La domanda negli ultimi mesi del 2019 è cresciuta dopo un lungo periodo di valori negativi. L’offerta dei prodotti nel 2019 è stata molto competitiva: grande protagonista il tasso fisso, scelto dalla maggior parte dei richiedenti”.
Qual è la posizione delle banche in questo scenario? “La maggior parte delle banche convenzionate con Kìron Partner si dicono positive per il prossimo futuro, – risponde Landoni, – sia per quanto riguarda l’offerta sia per quanto riguarda la volontà di offrire un servizio efficiente al cliente in questo importante segmento”.
Quali prospettive per i mutui 2020? “Siamo ottimisti, – risponde Landoni. – Infatti prevediamo che l’offerta rimarrà molto vantaggiosa su tutti i prodotti: i tassi saranno bassi per il variabile ed il fisso, quest’ultimo dovrebbe confermarsi il più scelto. Non registriamo al momento segnali di restrizione del credito da parte degli istituti, sebbene oramai le banche vogliono finanziare clienti di qualità con una buona capacita di risparmio. Stante il binomio prezzi degli immobili ancora molto interessanti e tassi ai minimi, permangono numerose opportunità sul mercato. Possiamo dire che il livello delle erogazioni nel 2020 dovrebbe attestarsi intorno ai 53- 55 miliardi di euro, in lieve crescita rispetto al 2019”.
Fonte: Idealista