Al di là dell’emergenza contingente, mantenere puliti i filtri dei propri condizionatori è importante sia per garantire ambienti salubri, sia per aumentarne l’efficienza nel funzionamento e si tratta anche di un modo utile per risparmiare sulla bolletta, senza dover cambiare impianto. Proviamo a vedere insieme allora quali trucchi possono essere messi in atto o quando invece bisogna passare alla sostituzione, magari sfruttando l’ecobonus o il superbonus 110.
I trucchi per il risparmio in bolletta
Partiamo proprio dalla manutenzione, considerando che la pulizia del climatizzatore dovrebbe essere ripetuta due volte l’anno: all’inizio e alla fine della stagione estiva. E’ importante accertarsi che su griglie e filtri non vi siano incrostazioni di sporco, o che i secondi non debbano essere sostituiti. Si può poi spazzolare il motore esterno e lavarlo con panno umido e sapone. Infine, bisogna chiamare un tecnico per il controllo annuale del liquido refrigerante.
Per quanto riguarda i consumi, invece, il consiglio è quello di non impostare la temperatura al di sotto di 5 gradi in meno rispetto a quella esterna ed evitare i continui sbalzi termici. Importante anche la posizione: non devono esserci né tende né altri ostacoli che blocchino il flusso d’aria fredda.
Cambiare l’impianto
Quando le riparazioni diventano sempre più frequenti e non risolvono il problema, significa che è arrivato il momento di cambiare condizionatore. Acquistandone uno più efficiente, si può inoltre contare su una riduzione dei consumi e dunque bollette più leggere.
In questo periodo, inoltre, è possibile accedere alle agevolazioni messe a disposizione dallo Stato. Il bonus condizionatori 2020 può essere richiesto da chi compra una pompa di calore a risparmio energetico, meglio se di classe A+++, entro il 31 dicembre 2020. È però obbligatorio che l’acquisto sia stato fatto per sostituire un apparecchio che serviva, almeno parzialmente, anche per la climatizzazione invernale e che appartenesse a una classe inferiore. La detrazione può andare dal 50% fino al 65%.
Il superbonus 110% invece viene concesso solo se la sostituzione dell’impianto è connessa a uno degli interventi di ristrutturazione maggiori, che garantiscano il miglioramento di due classi energetiche dell’edificio.